Quando stiamo per diventare genitori si fa strada in noi, fin da subito, il desiderio intenso di offrire il meglio al nostro bambino.
Per questo, cominciamo a leggere molto, a tenerci informati su tutto ciò che potrà esserci utile alla comprensione e alla gestione dei bisogni del nostro piccolo.
Vogliamo sentirci preparati, custodire le risposte.
Non sempre, però, ci diamo il tempo di riflettere su ciò che stiamo leggendo, di farlo decantare; di comprendere quanto questo risuoni veramente con noi, con i nostri valori: quanto sia davvero utile alla realizzazione della nostra personale visione della genitorialità e quanto la arricchisca.
Valori e Visione personali, infatti, dovrebbero essere molto chiari e limpidi, dentro di noi, prima di avventurarci nello sconfinato mondo delle teorie psico-pedagogiche, perché possano farci da bussola e orientarci tra moltissime informazioni che, spesso, si contraddicono tra loro.
Lavorare su di sé
Lavorare su di sé, allo scopo di scoprire chi siamo e il genitore che sogniamo di essere è il primo vero passo da compiere, il primo vero viaggio di scoperta che dovremmo intraprendere.
Ricordiamoci che il nostro bambino ci ha scelti tra milioni di possibilità: ha voluto noi, tanto quanto noi abbiamo desiderato lui.
Lui vuole Noi e conosce le nostre anime profondamente.
Sa di noi ciò che noi stessi abbiamo dimenticato.
Lasciamoci ispirare da questa scelta d’amore e regaliamoci il tempo per ri-scoprirci, per ri-conoscerci intimamente.
Rivolgiamo, con curiosità, lo sguardo verso l’interno, verso di noi, prima di esplorare “mondi lontani”. Per questo…
- Proviamo a osservarci con attenzione ed onestà, ma senza giudicarci
- Poniamoci domande coraggiose
- Condividiamo col partner desideri, sogni, aspettative
Ognuno di noi possiede degli schemi, delle convinzioni e aderisce ad alcuni stereotipi, talvolta inconsapevolmente.
È utile e importante che tutto ciò emerga adesso, durante il tempo dell’attesa.
Non dobbiamo temere di trovare qualcosa di “scomodo”, perché nel momento in cui diventiamo consapevoli di questo patrimonio, acquisiamo il potere di cambiare ciò che non ci appartiene veramente, che non desideriamo più.
Potrebbe essere faticoso, ma se avremo il coraggio di farlo, potremo finalmente ritornare alla nostra essenza e donarla così al nostro bambino, alla nostra famiglia.
Ciò che conta, in questo momento, è comprendere che l’amore che ci lega, come coppia, è molto più reale di qualsiasi schema preconfezionato possiamo aver ereditato (a volte, nostro malgrado!) ed è da quell’amore, che sentiamo vero, vivo e pulsante, che possiamo cominciare a costruire qualcosa che sia davvero nostro.
Da questo viaggio, torneremo più consapevoli, uniti e autentici.
Soprattutto, saremo capaci di reale presenza, l’uno per l’altra e per il nostro bambino, e questa presenza ci darà la possibilità concreta di trovare tutte le risposte, in ogni momento, senza aver bisogno di “andare troppo lontano”.
Spesso, rimanendo all’interno di un abbraccio.
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